di Stefano Grimaldi
Si narra che Winston Churchill fosse un grande estimatore del nostro Gorgonzola, preferito all’erborinato inglese Stilton, e che durante la seconda guerra mondiale chiese alla RAF (gloriosa e impavida aviazione del Regno Unito) di cerchiare tutte le zone di produzione di questa eccellenza gastronomica nazionale.
Perchè questa intro?
Perchè Gianluca Corradino, Chef e Patron del ristorante GUSTAMANTE (zona lago d’orta), nel proporre eventi Gourmet sempre di grande interesse gustativo, ha recentemente creato una serata a tema Gorgonzola da ricordare per un pezzo.
Dopo torneremo sul menu, non prima di descrivere questa risorsa della ristorazione di qualità e della ricerca food, diventata una garanzia per la dedizione dello Chef e per le sue creazioni.
Gustose, equilibrate da mestiere e mani mai pesanti, senza penalizzare sapori e concretezza di una cucina che non delude né aspettative e neanche qualunque sia l’oggetto della cena tematica.
Mentre la sala è gestita splendidamente dal giovane, dinamico e sempre di buon umore Maitre Filippo, circondati da vetrinette, oggettistica, mostarde e altre leccornie ma, sopra tutti, uno splendido banco dei formaggi nazional-internazionali per l’assaggio e la vendita; prendono vita serate per le quali valgono sempre deviazioni e pure trasferte più lunghe.
Tornando al tema serata che avrebbe esaltato perfino Churchill, lo Chef Corradino ci ha introdotto al menu con un azzecchatissimo fagotto in sfoglia di asparagi, speck e gorgonzola dolce cremoso, aromatico, complesso, sapido con tendenza dolce. Abbinamento perfetto fra formaggio, salume, e la verdura tanto cara agli Imperatori Romani e al pittore Manet che li ritrasse in due suoi quadri.
Son seguìti dei raviolini del plin al brasato, gorgonzola dolce e pistacchi equilibratissimi, per poi arrivare al filetto di maialino ai due gorgonzola (dolce-piccante) su un letto di purè al basilico da manuale.
Menzione speciale alla straordinaria cheese cake con lamponi e caramello salato che, da sola, valeva il viaggio.
Cantinetta che permette di bere bene anche senza doversi far del male e alcune chicche fra i vini e i liquorini chiudi pista.
Da attenzionare il loro inusuale muffato del territorio, suggerito da Filippo, ottimo per accompagnare formaggi e dessert.
Lunga vita a loro tutti, ambasciatori enogastronomici dei territori italiani e dell’arte dell’accoglienza.
Segui