di Stefano Grimaldi
Se non siete vincolati a subculture puritane, ormai desuete, e passate per quel capolavoro umano che è la città Dantesca dell’eterno dolore, vi consiglio di sostare a bere un shottino in questo originalissimo locale di Trastevere per provare dei piccoli capolavori di alta creatività barista.
Ogni prodotto è una metafora sessuale descritta dai, e dalle bar tender, con allusioni divertentissime, doppi sensi e una goliardia romanesca che ti concilia col mondo anche se sei pieno di malessere.
Io ho bevuto (nel bicchierino di cioccolato) il SADOMASO perché adoro il crepuscolare impressionista assenzio. I primi 2 minuti..ho pagato cara la mia arroganza Gourmet..ma le risate della degustazione guidata mi hanno salvato da un blocco respiratorio dovuto ai 60 gradi del liquore preferito da Van Gogh e dall’ Ispettore Aberdeen di Jack lo squartatore.
Fatelo in compagnia perché l’esperienza condivisa vale doppio.
Potremmo indicare il vicolo ma non vi godreste il piacere di girovagare per questo angolo romano pieno di storia e vita, nonché il gusto della ricerca…e comunque dove vedete code all’ingresso…troverete anche loro.
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